COMANDANTE
"Io muoio come ho vissuto" canta Silvio Rodríguez parlando di te Comandante. E così è. Nella prima linea trovavi linfa vitale. Essere primo tra pari, avanguardia tra compagni, Comandante tra soldati. La tua stella era sempre la prima a brillare in faccia a qualsiasi nemico.
Patriottismo, Socialismo, Internazionalismo gli obiettivi.
Studio, Lavoro e Fucile gli unici mezzi per conquistarli.
Ci piace pensare, Comandante, che non fu la Morte a coglierti, ma Marte, Dio della guerra, per donarti l'eternità degli Eroi. Perché in ogni angolo di Cuba che resiste sei vivo. Perché altrimenti il nemico non avrebbe ancora così tanta paura della tua Idea.
Fino alla vittoria sempre Comandante.
Patria o morte!
Venceremos!
Appuntamento oggi alle 18.00 presso la targa al Che in via dei Volsci 84a a Roma insieme al circolo di Roma dell'Ass. Naz. di Amicizia Italia-Cuba e alle Ambasciate di Cuba, Venezuela, Nicaragua e Bolivia.
@patriasocialista
"Io muoio come ho vissuto" canta Silvio Rodríguez parlando di te Comandante. E così è. Nella prima linea trovavi linfa vitale. Essere primo tra pari, avanguardia tra compagni, Comandante tra soldati. La tua stella era sempre la prima a brillare in faccia a qualsiasi nemico.
Patriottismo, Socialismo, Internazionalismo gli obiettivi.
Studio, Lavoro e Fucile gli unici mezzi per conquistarli.
Ci piace pensare, Comandante, che non fu la Morte a coglierti, ma Marte, Dio della guerra, per donarti l'eternità degli Eroi. Perché in ogni angolo di Cuba che resiste sei vivo. Perché altrimenti il nemico non avrebbe ancora così tanta paura della tua Idea.
Fino alla vittoria sempre Comandante.
Patria o morte!
Venceremos!
Appuntamento oggi alle 18.00 presso la targa al Che in via dei Volsci 84a a Roma insieme al circolo di Roma dell'Ass. Naz. di Amicizia Italia-Cuba e alle Ambasciate di Cuba, Venezuela, Nicaragua e Bolivia.
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"Commemorare Ernesto Che Guevara significa commemorare la punta più alta dell'antimperialismo, il suo spirito e la sua anima sono vivi all'interno di tutte le rivolte e le resistenze che vediamo oggi."
Nel video le parole del nostro Segr. Naz. Igor Camilli all'emozionante commemorazione del Com. Guevara ieri presso la targa in via dei Volsci.
Ringraziamo l'Ass. Naz. di Amicizia Italia-Cuba, l'Assessore Rino Fabiano, Fabrizio Casari e tutti i compagni intervenuti.
Fino alla vittoria sempre!
Patria o morte. Venceremos.
@patriasocialista
Nel video le parole del nostro Segr. Naz. Igor Camilli all'emozionante commemorazione del Com. Guevara ieri presso la targa in via dei Volsci.
Ringraziamo l'Ass. Naz. di Amicizia Italia-Cuba, l'Assessore Rino Fabiano, Fabrizio Casari e tutti i compagni intervenuti.
Fino alla vittoria sempre!
Patria o morte. Venceremos.
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STASERA A MASSA
Venerdì 11 ottobre alle 18:30 si terrà la presentazione del libro "Nicaragua, Fuoco e Poesia" al quale parteciperà anche l'autore Roberto Vallepiano assieme al nostro segretario nazionale Igor Camilli.
L'evento andrà in scena al Jack Rabbit, a Massa, in Via Bastione 6 (sotto all'ex cinema Astor).
A seguire ci sarà la festa di tesseramento di Patria Socialista con cena giropizza a 15 euro a persona.
Il libro racconta la splendida realtà del Nicaragua rivoluzionario e sandinista, in una chiave a tratti romantica e tumultuosa. L'autore, per mezzo delle sue parole, è in grado di tasportarvi lungo le strade del Nicaragua, un piccolo paese (geograficamente) ma immenso a livello culturale e sul piano sociale.
@patriasocialista
Venerdì 11 ottobre alle 18:30 si terrà la presentazione del libro "Nicaragua, Fuoco e Poesia" al quale parteciperà anche l'autore Roberto Vallepiano assieme al nostro segretario nazionale Igor Camilli.
L'evento andrà in scena al Jack Rabbit, a Massa, in Via Bastione 6 (sotto all'ex cinema Astor).
A seguire ci sarà la festa di tesseramento di Patria Socialista con cena giropizza a 15 euro a persona.
Il libro racconta la splendida realtà del Nicaragua rivoluzionario e sandinista, in una chiave a tratti romantica e tumultuosa. L'autore, per mezzo delle sue parole, è in grado di tasportarvi lungo le strade del Nicaragua, un piccolo paese (geograficamente) ma immenso a livello culturale e sul piano sociale.
@patriasocialista
PIOMBO ISRAELIANO SULL' ESERCITO ITALIANO
La follia israeliana procede tra massacri di civili e bombardamenti. Giusto per non farsi mancare nulla questa volta ci ha messo dentro anche tre basi italiane Unifil situate nel sud del Libano.
I colpi hanno preso di mira l'ingresso del bunker dove si trovavano i soldati italiani. Per essere precisi, una missione ONU che conta un totale di 1200 militari del nostro paese tra i caschi blu.
Durante l'attacco due soldati indonesiani sono rimasti feriti. Lo stato criminale di Israele sembra aver perso il controllo, tanto che addirittura il ministro della difesa Crosetto dopo l'accaduto ha affermato: "possibili crimini di guerra da parte di Israele." Noi, da parte nostra, aggiungiamo che forse il ministro non ha seguito a modo né le vicende recenti, né la storia del conflitto dal 1948 in poi se cade dalle nuvole in una tale maniera.
Gli sviluppi di questa guerra non possono che essere dannosi per chiunque visto i risvolti a cui stiamo assistendo.
Oggi più che mai sentiamo la necessità di rivolgere un appello non solo alla popolazione civile del nostro paese ma anche e soprattutto alle forze armate che sono sempre più vicine ad un coinvolgimento in un conflitto che è in totale contrapposizione con gli interessi del nostro paese. L'escalation della follia sionista non è dannosa solo per i palestinesi ma per il mondo intero.
In una epoca sempre più sull'orlo di una grande guerra mondiale, le potenze imperialiste del blocco NATO hanno scelto la guerra su più fronti, da quello mediorientale a quello russo-ucraino, fino a quello cinese se le mire su Taiwan non cesseranno di protrarsi.
Gli eserciti nazionali verranno usati per primi come carne da macello per soddisfare le mire imperialiste di un occidente sempre più vicino al collasso e privo di scrupoli. Difendere la patria significa rompere con le logiche imposte dal blocco NATO. I Militari italiani oggi hanno visto da vicino dove può arrivare l'irrazionalità del sionismo. Presto, se non fermeremo i progetti delle oligarchie occidentali, capiranno anche dove può arrivare il desiderio di devastazione e auto-distruzione del blocco atlantico.
Fermiamo questa carneficina, gli eserciti in primis hanno la possibilità di farlo.
https://yangx.top/patriasocialista/3119
@patriasocialista
La follia israeliana procede tra massacri di civili e bombardamenti. Giusto per non farsi mancare nulla questa volta ci ha messo dentro anche tre basi italiane Unifil situate nel sud del Libano.
I colpi hanno preso di mira l'ingresso del bunker dove si trovavano i soldati italiani. Per essere precisi, una missione ONU che conta un totale di 1200 militari del nostro paese tra i caschi blu.
Durante l'attacco due soldati indonesiani sono rimasti feriti. Lo stato criminale di Israele sembra aver perso il controllo, tanto che addirittura il ministro della difesa Crosetto dopo l'accaduto ha affermato: "possibili crimini di guerra da parte di Israele." Noi, da parte nostra, aggiungiamo che forse il ministro non ha seguito a modo né le vicende recenti, né la storia del conflitto dal 1948 in poi se cade dalle nuvole in una tale maniera.
Gli sviluppi di questa guerra non possono che essere dannosi per chiunque visto i risvolti a cui stiamo assistendo.
Oggi più che mai sentiamo la necessità di rivolgere un appello non solo alla popolazione civile del nostro paese ma anche e soprattutto alle forze armate che sono sempre più vicine ad un coinvolgimento in un conflitto che è in totale contrapposizione con gli interessi del nostro paese. L'escalation della follia sionista non è dannosa solo per i palestinesi ma per il mondo intero.
In una epoca sempre più sull'orlo di una grande guerra mondiale, le potenze imperialiste del blocco NATO hanno scelto la guerra su più fronti, da quello mediorientale a quello russo-ucraino, fino a quello cinese se le mire su Taiwan non cesseranno di protrarsi.
Gli eserciti nazionali verranno usati per primi come carne da macello per soddisfare le mire imperialiste di un occidente sempre più vicino al collasso e privo di scrupoli. Difendere la patria significa rompere con le logiche imposte dal blocco NATO. I Militari italiani oggi hanno visto da vicino dove può arrivare l'irrazionalità del sionismo. Presto, se non fermeremo i progetti delle oligarchie occidentali, capiranno anche dove può arrivare il desiderio di devastazione e auto-distruzione del blocco atlantico.
Fermiamo questa carneficina, gli eserciti in primis hanno la possibilità di farlo.
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Patria Socialista
PIOMBO ISRAELIANO SULL' ESERCITO ITALIANO
La follia israeliana procede tra massacri di civili e bombardamenti. Giusto per non farsi mancare nulla questa volta ci ha messo dentro anche tre basi italiane Unifil situate nel sud del Libano.
La follia israeliana procede tra massacri di civili e bombardamenti. Giusto per non farsi mancare nulla questa volta ci ha messo dentro anche tre basi italiane Unifil situate nel sud del Libano.
COMUNICATO UNITARIO SULL'ATTACCO UNIFIL
Isr4ele attacca militarmente anche l'Italia e le sue basi Unifil in Libano. È stata solo una casualità che i soldati italiani non siano stati uccisi.
Dopo il g3nocidio di G4za ed i 50 mila civili p4lestinesi uccisi; dopo il m4ssacro in corso contro il popolo libanese, dopo 75 anni di assassinii e soprusi, ora Isr4ele attacca militarmente anche Italia e l'Onu.
Da dove viene tanta ferocia s1onista?
Essa proviene dalla totale impunità che la cosiddetta "comunità internazionale", con alla testa gli USA, concede a Tel Aviv, che può disporre della vita e della morte del popolo p4lestinese e dei popoli del Medio Oriente, a condizione che garantisca il proprio ruolo di gendarme per gli interessi imperialisti in questa regione del mondo.
Sappiamo che l'Italia, occupata dall'esercito straniero della NATO, con le sue 125 basi collocate lungo tutto il Paese, non gode di nessuna sovranità nazionale.
Ma siamo di fronte, ora, ad un attacco militare diretto e non basta, come ha affermato l’ipocrita governo Meloni finto sovranista, "chiedere spiegazioni a N3tanyauh”. Questo attacco vuole far si che la missione di interposizione dell’ONU abbandoni il campo perché le truppe s1oniste possano continuare indisturbate il loro disegno g3nocida, imperialista e colonialista anche contro il Libano.
Noi chiediamo, la condanna politica di Isr4ele per i propri g3nocidi e per l'attacco militare contro il nostro Paese, chiediamo l’interruzione di ogni rapporto militare, politico, economico e di qualsiasi collaborazione col governo s1onista con la rottura delle relazioni diplomatiche, uno Stato che non merita il rispetto degli altri Stati e dei popoli del mondo!
https://yangx.top/patriasocialista/3121
@patriasocialista
Isr4ele attacca militarmente anche l'Italia e le sue basi Unifil in Libano. È stata solo una casualità che i soldati italiani non siano stati uccisi.
Dopo il g3nocidio di G4za ed i 50 mila civili p4lestinesi uccisi; dopo il m4ssacro in corso contro il popolo libanese, dopo 75 anni di assassinii e soprusi, ora Isr4ele attacca militarmente anche Italia e l'Onu.
Da dove viene tanta ferocia s1onista?
Essa proviene dalla totale impunità che la cosiddetta "comunità internazionale", con alla testa gli USA, concede a Tel Aviv, che può disporre della vita e della morte del popolo p4lestinese e dei popoli del Medio Oriente, a condizione che garantisca il proprio ruolo di gendarme per gli interessi imperialisti in questa regione del mondo.
Sappiamo che l'Italia, occupata dall'esercito straniero della NATO, con le sue 125 basi collocate lungo tutto il Paese, non gode di nessuna sovranità nazionale.
Ma siamo di fronte, ora, ad un attacco militare diretto e non basta, come ha affermato l’ipocrita governo Meloni finto sovranista, "chiedere spiegazioni a N3tanyauh”. Questo attacco vuole far si che la missione di interposizione dell’ONU abbandoni il campo perché le truppe s1oniste possano continuare indisturbate il loro disegno g3nocida, imperialista e colonialista anche contro il Libano.
Noi chiediamo, la condanna politica di Isr4ele per i propri g3nocidi e per l'attacco militare contro il nostro Paese, chiediamo l’interruzione di ogni rapporto militare, politico, economico e di qualsiasi collaborazione col governo s1onista con la rottura delle relazioni diplomatiche, uno Stato che non merita il rispetto degli altri Stati e dei popoli del mondo!
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Patria Socialista
COMUNICATO UNITARIO SULL'ATTACCO UNIFIL
Patria Socialista col suo Segretario Igor Camilli promuove la nascita del Capitolo italiano dell’Internazionale Antifascista insieme alle altre organizzazioni e compagni che erano presenti a Caracas nel Congresso Mondiale contro il fascismo e le ideologie similari.
Di seguito il comunicato ufficiale.
@patriasocialista
Di seguito il comunicato ufficiale.
@patriasocialista
Nasce il Capitolo italiano dell’Internazionale Antifascista
Il fantasma del fascismo si aggira per il mondo. Si tratta del volto bieco del capitalismo occidentale in decadenza che trae con sé guerra e devastazione sociale ed ambientale.
Da qualche tempo si è formata una vera e propria internazionale di estrema destra, con chiari caratteri fascisti, che ha il suo punto di forza nella reazione delle più retrive ed oligarchiche forze sociali e politiche latinoamericane che contrastano con ogni mezzo i governi popolari e progressisti, a cominciare da quello bolivariano e chavista del Venezuela.
Il governo del presidente Maduro, uscito vittorioso dalle urne delle elezioni presidenziali del 28 luglio scorso, è vittima di un’offensiva senza precedenti da parte di tali forze fasciste, che si regge sul controllo totalitario dell’informazione da parte dei magnati della comunicazione come Musk e sulla parallela preparazione di un’offensiva terroristica – finora fortunatamente sventata dagli organismi di sicurezza e dal popolo organizzato – che ha come scopo la destabilizzazione del Paese per fornire le condizioni di un’offensiva militare degli Stati Uniti, con lo scopo di rovesciare il governo legittimo di Maduro, soffocando l’autodeterminazione del popolo venezuelano.
Il governo degli Stati Uniti appare fortemente impegnato nella promozione della guerra sul teatro ucraino, con la fornitura al governo di Zelensky, sempre meno espressione della volontà di pace del popolo ucraino, di armamenti a lungo raggio per portare la guerra nel cuore stesso della Russia.
In parallelo, esprime il sostegno al governo genocida di Benjamin Netanyahu, che continua ogni giorno a massacrare i palestinesi inermi e si avvia verso l’allargamento sempre più illimitato del conflitto a Libano, Siria e Iraq cercando di arrivare all’Iran.
Nel nostro Paese, l’Italia, il governo delle destre presieduto da Giorgia Meloni, i cui legami storici e ideologici col fascismo mussoliniano sono evidenti, appare totalmente subordinato a questo disegno guerrafondaio e si sta dotando degli strumenti per reprimere la volontà di pace assolutamente maggioritaria nel popolo italiano, costituendo l’espressione autentica dei suoi sentimenti più profondi.
Anche per questo motivo ci pare necessario ed urgente dare vita, accogliendo l’appello del presidente Maduro e del governo venezuelano, al Capitolo italiano dell’internazionale antifascista.
Invitiamo donne e uomini impegnati nel respingere il declino reazionario del nostro Paese ad operare, anche attraverso il Capitolo italiano dell’internazionale antifascista, per consentire nel migliore dei modi la libera manifestazione dell’ideale antifascista che consentì quasi ottant’anni fa la vittoria della Resistenza partigiana ed è consacrato dalla Costituzione repubblicana vigente, al cui interno assume portata sempre più decisiva l’articolo 11 dedicato al ripudio della guerra.
Comitato promotore: Salvatore Izzo, Fabio Marcelli, Luciano Vasapollo, Marco Papacci, Francesca Trasatti, Igor Camilli, Enzo Pescatori, Ruben Umbrello, Giacomo Marchetti, Rita Martufi, Giampietro Simonetto.
Internazionale Antifascista Capitolo Italia
https://yangx.top/patriasocialista/3123
@patriasocialista
Il fantasma del fascismo si aggira per il mondo. Si tratta del volto bieco del capitalismo occidentale in decadenza che trae con sé guerra e devastazione sociale ed ambientale.
Da qualche tempo si è formata una vera e propria internazionale di estrema destra, con chiari caratteri fascisti, che ha il suo punto di forza nella reazione delle più retrive ed oligarchiche forze sociali e politiche latinoamericane che contrastano con ogni mezzo i governi popolari e progressisti, a cominciare da quello bolivariano e chavista del Venezuela.
Il governo del presidente Maduro, uscito vittorioso dalle urne delle elezioni presidenziali del 28 luglio scorso, è vittima di un’offensiva senza precedenti da parte di tali forze fasciste, che si regge sul controllo totalitario dell’informazione da parte dei magnati della comunicazione come Musk e sulla parallela preparazione di un’offensiva terroristica – finora fortunatamente sventata dagli organismi di sicurezza e dal popolo organizzato – che ha come scopo la destabilizzazione del Paese per fornire le condizioni di un’offensiva militare degli Stati Uniti, con lo scopo di rovesciare il governo legittimo di Maduro, soffocando l’autodeterminazione del popolo venezuelano.
Il governo degli Stati Uniti appare fortemente impegnato nella promozione della guerra sul teatro ucraino, con la fornitura al governo di Zelensky, sempre meno espressione della volontà di pace del popolo ucraino, di armamenti a lungo raggio per portare la guerra nel cuore stesso della Russia.
In parallelo, esprime il sostegno al governo genocida di Benjamin Netanyahu, che continua ogni giorno a massacrare i palestinesi inermi e si avvia verso l’allargamento sempre più illimitato del conflitto a Libano, Siria e Iraq cercando di arrivare all’Iran.
Nel nostro Paese, l’Italia, il governo delle destre presieduto da Giorgia Meloni, i cui legami storici e ideologici col fascismo mussoliniano sono evidenti, appare totalmente subordinato a questo disegno guerrafondaio e si sta dotando degli strumenti per reprimere la volontà di pace assolutamente maggioritaria nel popolo italiano, costituendo l’espressione autentica dei suoi sentimenti più profondi.
Anche per questo motivo ci pare necessario ed urgente dare vita, accogliendo l’appello del presidente Maduro e del governo venezuelano, al Capitolo italiano dell’internazionale antifascista.
Invitiamo donne e uomini impegnati nel respingere il declino reazionario del nostro Paese ad operare, anche attraverso il Capitolo italiano dell’internazionale antifascista, per consentire nel migliore dei modi la libera manifestazione dell’ideale antifascista che consentì quasi ottant’anni fa la vittoria della Resistenza partigiana ed è consacrato dalla Costituzione repubblicana vigente, al cui interno assume portata sempre più decisiva l’articolo 11 dedicato al ripudio della guerra.
Comitato promotore: Salvatore Izzo, Fabio Marcelli, Luciano Vasapollo, Marco Papacci, Francesca Trasatti, Igor Camilli, Enzo Pescatori, Ruben Umbrello, Giacomo Marchetti, Rita Martufi, Giampietro Simonetto.
Internazionale Antifascista Capitolo Italia
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Patria Socialista
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Procede il processo di indipendenza ed emancipazione del Burkina Faso. Il leader Ibrahim Treorè solo pochi giorni fa ha annunciato la nazionalizzazione delle miniere d'oro del paese. Una misura lungimirante per rilanciare l'economia di un paese che rappresenta il quinto produttore di oro dell'Africa.
Il presidente Treorè ha dichiarato che la motivazione di tale scelta risiede nell'interesse pubblico e nella lotta al terrorismo.
Già entro agosto di quest'anno son state nazionalizzate due imprese minerarie, una inglese e l'altra statunitense, adesso l'opera viene portata a compimento fino in fondo.
Ora è più chiaro a tutti perché la Francia si dimostrò così ostile al golpe del 2022 che trovò un incredibile sostegno popolare. Così come è altrettanto chiaro per quale motivo i progressisti europei, oltre ovviamente i conservatori, abbiano condannato fin da subito un golpe così anti-occidentale.
Le orme del predecessore Thomas Sankara sembrano essere un riferimento sempre più importante per la giunta militare al potere. A quanto pare la collaborazione con la Russia sta portando ottimi risultati.
Siamo con il popolo del Burkina Faso, per una nuova patria libera indipendente e socialista.
https://yangx.top/patriasocialista/3126
@patriasocialista
Il presidente Treorè ha dichiarato che la motivazione di tale scelta risiede nell'interesse pubblico e nella lotta al terrorismo.
Già entro agosto di quest'anno son state nazionalizzate due imprese minerarie, una inglese e l'altra statunitense, adesso l'opera viene portata a compimento fino in fondo.
Ora è più chiaro a tutti perché la Francia si dimostrò così ostile al golpe del 2022 che trovò un incredibile sostegno popolare. Così come è altrettanto chiaro per quale motivo i progressisti europei, oltre ovviamente i conservatori, abbiano condannato fin da subito un golpe così anti-occidentale.
Le orme del predecessore Thomas Sankara sembrano essere un riferimento sempre più importante per la giunta militare al potere. A quanto pare la collaborazione con la Russia sta portando ottimi risultati.
Siamo con il popolo del Burkina Faso, per una nuova patria libera indipendente e socialista.
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Patria Socialista
Procede il processo di indipendenza ed emancipazione del Burkina Faso. Il leader Ibrahim Treorè solo pochi giorni fa ha annunciato la nazionalizzazione delle miniere d'oro del paese.
PER UNA PROSPETTIVA UNITARIA
Di nuovo uniti: i comunisti marciano verso l’avvenire!
Le quattro organizzazioni politiche comuniste che hanno sin qui costituito il “Tavolo per l’unità d’azione e di lotta dei comunisti” (Il Movimento per la Rinascita Comunista, Resistenza Popolare, Patria Socialista e Costituente Comunista) firmano questo documento prendendo atto di due questioni fondamentali:
- il movimento comunista italiano, in ragione di continue divisioni e diaspore, non riesce a fornire il proprio, determinante aiuto, al fine di costruire un movimento di massa contro la guerra e in favore degli interessi del popolo;
- si sta realizzando un attacco senza precedenti alle condizioni di vita del nostro popolo, allo stato sociale, al salario, ai giovani, alle donne, alle condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici e alla stessa Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione.
Una guerra frontale alla sovranità del popolo italiano, che trova le proprie basi materiali nel dominio, sul nostro Paese, dell’asse USA-NATO-UE.
Dopo aver discusso, lavorato politicamente assieme, elaborato comunicati congiunti sulle grandi questioni della lotta contro la guerra e a favore delle lotte operaie, organizzato e partecipato assieme a manifestazioni e iniziative, questo Tavolo approda alla nascita di un progetto politico nazionale, Prospettiva Unitaria, che vuol puntare, come primo passo, alla fine della diaspora e della frammentazione dei comunisti.
Vogliamo portare avanti una politica che rappresenti il popolo, che ne tuteli i diritti e che punti al superamento delle contraddizioni che esso vive quotidianamente, una politica che porti chi vive del proprio lavoro anche ad essere rappresentato presso il parlamento italiano; vogliamo mettere al centro le questioni principali: la pace, il lavoro, la salute, la casa, l’istruzione, i diritti sociali e la tutela dell’ambiente.
Ci schieriamo apertamente contro le politiche elitarie, repressive e distruttive del governo italiano, contro la svolta autoritaria del premierato, e l'autonomia differenziata, che rischia di segnare la fine dell’unità nazionale, della “cosa pubblica" ed esasperare le disuguaglianze tra Sud, Centro e Nord e contro il Ddl Sicurezza, che vuole imbavagliare e mettere in carcere i nostri giovani, i nostri lavoratori e chiunque provi ad alzare la testa.
Vogliamo essere sempre più espressione diretta del mondo del lavoro, per la piena occupazione, per un lavoro stabile, per la fine del precariato e per l’aumento degli stipendi, partendo dal tetto di un salario netto minimo di 1.200 euro, con la reintroduzione della scala mobile e dell'articolo 18, e per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, contrastando con determinazione infortuni, malattie professionali e la strage silenziosa che si consuma ogni giorno. Puntiamo ad un equilibrio reale tra vita personale e vita lavorativa con la riduzione dell’orario di lavoro.
Vogliamo una Nazione dove i lavoratori possano di nuovo portare le loro lotte nelle piazze e in Parlamento, dove vengano puniti gli sfruttatori della Patria e chi la svende, dove non esista differenza tra uomo e donna e dove lo sviluppo economico metta al centro il benessere del popolo.
Vogliamo una Nazione che riparta dalla cultura, dalla formazione fisica del proprio benessere, che riparta dalla bellezza che il popolo produce e di cui necessita.
Bisogna tornare ad investire sulla Sanità pubblica, puntando sulla prevenzione, sulla ricerca, su di uno stile di vita sano, su presidi di primo e pronto intervento collocati su tutto il territorio nazionale, con l’aumento dei posti letto e l’eliminazione dei ticket e dei tempi di attesa infiniti per le analisi e le diagnosi.
Bisogna lottare per un’istruzione pubblica capace di valorizzare veramente i giovani, con la fine dell’alternanza scuola lavoro e dei test Invalsi, con l’investimento massiccio di risorse per le strutture scolastiche e per il personale.
Di nuovo uniti: i comunisti marciano verso l’avvenire!
Le quattro organizzazioni politiche comuniste che hanno sin qui costituito il “Tavolo per l’unità d’azione e di lotta dei comunisti” (Il Movimento per la Rinascita Comunista, Resistenza Popolare, Patria Socialista e Costituente Comunista) firmano questo documento prendendo atto di due questioni fondamentali:
- il movimento comunista italiano, in ragione di continue divisioni e diaspore, non riesce a fornire il proprio, determinante aiuto, al fine di costruire un movimento di massa contro la guerra e in favore degli interessi del popolo;
- si sta realizzando un attacco senza precedenti alle condizioni di vita del nostro popolo, allo stato sociale, al salario, ai giovani, alle donne, alle condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici e alla stessa Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione.
Una guerra frontale alla sovranità del popolo italiano, che trova le proprie basi materiali nel dominio, sul nostro Paese, dell’asse USA-NATO-UE.
Dopo aver discusso, lavorato politicamente assieme, elaborato comunicati congiunti sulle grandi questioni della lotta contro la guerra e a favore delle lotte operaie, organizzato e partecipato assieme a manifestazioni e iniziative, questo Tavolo approda alla nascita di un progetto politico nazionale, Prospettiva Unitaria, che vuol puntare, come primo passo, alla fine della diaspora e della frammentazione dei comunisti.
Vogliamo portare avanti una politica che rappresenti il popolo, che ne tuteli i diritti e che punti al superamento delle contraddizioni che esso vive quotidianamente, una politica che porti chi vive del proprio lavoro anche ad essere rappresentato presso il parlamento italiano; vogliamo mettere al centro le questioni principali: la pace, il lavoro, la salute, la casa, l’istruzione, i diritti sociali e la tutela dell’ambiente.
Ci schieriamo apertamente contro le politiche elitarie, repressive e distruttive del governo italiano, contro la svolta autoritaria del premierato, e l'autonomia differenziata, che rischia di segnare la fine dell’unità nazionale, della “cosa pubblica" ed esasperare le disuguaglianze tra Sud, Centro e Nord e contro il Ddl Sicurezza, che vuole imbavagliare e mettere in carcere i nostri giovani, i nostri lavoratori e chiunque provi ad alzare la testa.
Vogliamo essere sempre più espressione diretta del mondo del lavoro, per la piena occupazione, per un lavoro stabile, per la fine del precariato e per l’aumento degli stipendi, partendo dal tetto di un salario netto minimo di 1.200 euro, con la reintroduzione della scala mobile e dell'articolo 18, e per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, contrastando con determinazione infortuni, malattie professionali e la strage silenziosa che si consuma ogni giorno. Puntiamo ad un equilibrio reale tra vita personale e vita lavorativa con la riduzione dell’orario di lavoro.
Vogliamo una Nazione dove i lavoratori possano di nuovo portare le loro lotte nelle piazze e in Parlamento, dove vengano puniti gli sfruttatori della Patria e chi la svende, dove non esista differenza tra uomo e donna e dove lo sviluppo economico metta al centro il benessere del popolo.
Vogliamo una Nazione che riparta dalla cultura, dalla formazione fisica del proprio benessere, che riparta dalla bellezza che il popolo produce e di cui necessita.
Bisogna tornare ad investire sulla Sanità pubblica, puntando sulla prevenzione, sulla ricerca, su di uno stile di vita sano, su presidi di primo e pronto intervento collocati su tutto il territorio nazionale, con l’aumento dei posti letto e l’eliminazione dei ticket e dei tempi di attesa infiniti per le analisi e le diagnosi.
Bisogna lottare per un’istruzione pubblica capace di valorizzare veramente i giovani, con la fine dell’alternanza scuola lavoro e dei test Invalsi, con l’investimento massiccio di risorse per le strutture scolastiche e per il personale.
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Patria Socialista
Bisogna costruire una politica nazionale e internazionale dei lavoratori della difesa, perché si torni, come scelta democratica, ad un esercito di popolo.
Esigiamo e lottiamo per una pace immediata in Ucraina, con la fine dell’invio di armi e di finanziamenti a Kiev e l’apertura di un tavolo di pace con la Russia, con la fine immediata delle sanzioni imposte dall'imperialismo.
Siamo senza ambiguità con le lotte di resistenza e di liberazione del popolo palestinese e dei popoli del Medio Oriente, contro il sionismo, per la fine immediata del genocidio in Palestina e dell'aggressione al Libano, chiudendo ogni rapporto con l’occupante sionista e per la creazione immediata di uno Stato palestinese dal fiume al mare.
Lavoreremo perché la nostra Nazione possa essere pronta ad aderire ai Brics - che sono il futuro progressista e solidale dell’umanità - avviando un modo nuovo e diverso di rapportarsi alla pari tra Paesi sovrani, nell’ottica di una collaborazione per il benessere dei popoli di tutto il mondo per abbattere definitivamente l'imperialismo dell'occidente capitalista.
È tempo che i comunisti tornino ad essere l'avanguardia di questo Paese e attraverso l'orgoglio e la forza della loro unità costruiscano le condizioni per la rivolta e la rivoluzione, per l’indipendenza e la sovranità della nostra Patria, delle classi lavoratrici e del nostro intero popolo.
Partendo da questo forte afflato unitario e lavorando su questi binari, lanciamo il nostro manifesto, dichiariamo i nostri intenti, con un’attenzione particolare ad un futuro prossimo che possa vedere la definitiva nascita di un soggetto politico nazionale in grado di rappresentare la lotta ed il trionfo delle classi del lavoro, del nostro popolo.
È ora di invertire la rotta! È ora che i comunisti si impegnino insieme per una Prospettiva Unitaria.
Per le organizzazioni che vogliano partecipare da protagoniste scrivete a: [email protected]
I singoli che vogliono darci una mano, scrivano alla stessa email con nome, cognome, città e un numero di telefono, in modo da poter essere contattati tramite i nostri referenti locali.
Sabato 26 Ottobre, ore 11, a Roma, in via dei Volsci n°84/A, Conferenza stampa di presentazione del progetto di Prospettiva Unitaria.
https://yangx.top/patriasocialista/3128
@patriasocialista
Esigiamo e lottiamo per una pace immediata in Ucraina, con la fine dell’invio di armi e di finanziamenti a Kiev e l’apertura di un tavolo di pace con la Russia, con la fine immediata delle sanzioni imposte dall'imperialismo.
Siamo senza ambiguità con le lotte di resistenza e di liberazione del popolo palestinese e dei popoli del Medio Oriente, contro il sionismo, per la fine immediata del genocidio in Palestina e dell'aggressione al Libano, chiudendo ogni rapporto con l’occupante sionista e per la creazione immediata di uno Stato palestinese dal fiume al mare.
Lavoreremo perché la nostra Nazione possa essere pronta ad aderire ai Brics - che sono il futuro progressista e solidale dell’umanità - avviando un modo nuovo e diverso di rapportarsi alla pari tra Paesi sovrani, nell’ottica di una collaborazione per il benessere dei popoli di tutto il mondo per abbattere definitivamente l'imperialismo dell'occidente capitalista.
È tempo che i comunisti tornino ad essere l'avanguardia di questo Paese e attraverso l'orgoglio e la forza della loro unità costruiscano le condizioni per la rivolta e la rivoluzione, per l’indipendenza e la sovranità della nostra Patria, delle classi lavoratrici e del nostro intero popolo.
Partendo da questo forte afflato unitario e lavorando su questi binari, lanciamo il nostro manifesto, dichiariamo i nostri intenti, con un’attenzione particolare ad un futuro prossimo che possa vedere la definitiva nascita di un soggetto politico nazionale in grado di rappresentare la lotta ed il trionfo delle classi del lavoro, del nostro popolo.
È ora di invertire la rotta! È ora che i comunisti si impegnino insieme per una Prospettiva Unitaria.
Per le organizzazioni che vogliano partecipare da protagoniste scrivete a: [email protected]
I singoli che vogliono darci una mano, scrivano alla stessa email con nome, cognome, città e un numero di telefono, in modo da poter essere contattati tramite i nostri referenti locali.
Sabato 26 Ottobre, ore 11, a Roma, in via dei Volsci n°84/A, Conferenza stampa di presentazione del progetto di Prospettiva Unitaria.
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Patria Socialista
In queste ultime ore si è tenuto un incontro cosi vitale per il destino del mondo che potremmo definire epocale.
A Kazan, in Russia, si è tenuto il summit dei paesi Brics, al quale, oltre ai paesi fondanti dell'accordo e a quelli successivamente coinvolti, si sono aggiunti anche Egitto Etiopia Iran ed Emirati Arabi Uniti, per un totale di oltre quaranta nazioni. I contenuti che ne son scaturiti meritano di esser visti da vicino.
Il Summit ci mostra innanzitutto come gli equilibri mondiali siano già cambiati e di come, citando le parole del presidente Putin, "il processo in atto volto ad un mondo multipolare sia dinamico e irreversibile".
A ciò si è aggiunta una critica mirata al dominio del dollaro e ad un occidente arrogante e senza scrupoli, il quale, sostiene il presidente russo, "ha generato una profonda crisi globale". Di grande importanza le parole del presidente cinese Xi Jimping sulla "cooperazione sempre maggiore tra Russia e Cina al fine di garantire maggior equità e giustizia a livello internazionale".
Sul fronte medio orientale i paesi presenti hanno parlato di una "risoluzione pacifica e diplomatica del conflitto in atto", dal Libano alla Palestina.
Nuove politiche accompagnate da nuovi accordi economici che non strangoleranno più i popoli come è sempre stato dal dominio occidentale in poi. Nuove regole e nuove alleanze che destabilizzano l'egemonia USA ed europea dandoci al contempo nuove possibilità e nuovi riferimenti.
Dunque la storia non è per nulla "finita" a differenza di quanto sostenevano i liberisti del cosiddetto "mondo libero", anzi, pare piuttosto sia più in movimento che mai a giudicare dai tempi attuali. Soprattutto in viaggio verso una nuova direzione sempre più favorevole ai popoli e alla loro emancipazione. La storia dell'uomo, come descrisse Marx, non è conservazione ma evoluzione. A noi il compito di velocizzare questa trasformazione in atto unica e irripetibile per il nostro tempo.
https://yangx.top/patriasocialista/3131
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A Kazan, in Russia, si è tenuto il summit dei paesi Brics, al quale, oltre ai paesi fondanti dell'accordo e a quelli successivamente coinvolti, si sono aggiunti anche Egitto Etiopia Iran ed Emirati Arabi Uniti, per un totale di oltre quaranta nazioni. I contenuti che ne son scaturiti meritano di esser visti da vicino.
Il Summit ci mostra innanzitutto come gli equilibri mondiali siano già cambiati e di come, citando le parole del presidente Putin, "il processo in atto volto ad un mondo multipolare sia dinamico e irreversibile".
A ciò si è aggiunta una critica mirata al dominio del dollaro e ad un occidente arrogante e senza scrupoli, il quale, sostiene il presidente russo, "ha generato una profonda crisi globale". Di grande importanza le parole del presidente cinese Xi Jimping sulla "cooperazione sempre maggiore tra Russia e Cina al fine di garantire maggior equità e giustizia a livello internazionale".
Sul fronte medio orientale i paesi presenti hanno parlato di una "risoluzione pacifica e diplomatica del conflitto in atto", dal Libano alla Palestina.
Nuove politiche accompagnate da nuovi accordi economici che non strangoleranno più i popoli come è sempre stato dal dominio occidentale in poi. Nuove regole e nuove alleanze che destabilizzano l'egemonia USA ed europea dandoci al contempo nuove possibilità e nuovi riferimenti.
Dunque la storia non è per nulla "finita" a differenza di quanto sostenevano i liberisti del cosiddetto "mondo libero", anzi, pare piuttosto sia più in movimento che mai a giudicare dai tempi attuali. Soprattutto in viaggio verso una nuova direzione sempre più favorevole ai popoli e alla loro emancipazione. La storia dell'uomo, come descrisse Marx, non è conservazione ma evoluzione. A noi il compito di velocizzare questa trasformazione in atto unica e irripetibile per il nostro tempo.
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Patria Socialista
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Di seguito pubblichiamo l'intervento del nostro segretario nazionale Igor Camilli alla conferenza stampa di presentazione del progetto politico Prospettiva Unitaria
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STASERA SU OTTOLINATV
Il nostro Segretario Nazionale Igor Camilli sarà presente come ospite stasera nel programma di Alberto Fazolo per Ottolina tv "Metamorfosi".
Invitiamo chi vuole essere presente a prenotare un posto tra il pubblico per le registrazioni del programma (alle 18.30 presso il locale FricciCore a Roma) a inviare una mail a [email protected].
La trasmissione andrà in onda sul canale YouTube di Ottolina tv intorno alle 21.30
@patriasocialista
Il nostro Segretario Nazionale Igor Camilli sarà presente come ospite stasera nel programma di Alberto Fazolo per Ottolina tv "Metamorfosi".
Invitiamo chi vuole essere presente a prenotare un posto tra il pubblico per le registrazioni del programma (alle 18.30 presso il locale FricciCore a Roma) a inviare una mail a [email protected].
La trasmissione andrà in onda sul canale YouTube di Ottolina tv intorno alle 21.30
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Domani, sabato 16 Novembre, il nostro segretario nazionale Igor Camilli interverrà a Reggio Calabria al dibattito pubblico sul tema:
“SANITA’, AUTONOMIA DIFFERENZIATA, PONTE, MEZZOGIORNO:
I COMUNISTI PER L’ALTERNATIVA RIPARTONO DA QUI”
-Presiede: Michelangelo Tripodi (Presidente Movimento per la Rinascita Comunista)
-Introduce: Lorenzo Fascì (Segreteria Movimento per la Rinascita Comunista)
-Intervengono:
Gennaro Nenna (Direzione Nazionale Resistenza Popolare)
Igor Camilli (Segretario Nazionale Patria Socialista)
Ciccio Talia (Costituente Comunista)
Conclude: Fosco Giannini; Coordinatore Nazionale Movimento.
Con il progetto politico Prospettiva Unitaria , inizia una nuova sfida per i comunisti in Italia, con l’obiettivo di dare voce alla classe popolare e ai lavoratori, per costruire un’alternativa sociale, creando anche le condizioni per una presenza nelle istituzioni.
SABATO 16 NOVEMBRE ORE 17,00
REGGIO CALABRIA - SPAZIO OPEN IN VIA FILIPPINI, 25
@patriasocialista
“SANITA’, AUTONOMIA DIFFERENZIATA, PONTE, MEZZOGIORNO:
I COMUNISTI PER L’ALTERNATIVA RIPARTONO DA QUI”
-Presiede: Michelangelo Tripodi (Presidente Movimento per la Rinascita Comunista)
-Introduce: Lorenzo Fascì (Segreteria Movimento per la Rinascita Comunista)
-Intervengono:
Gennaro Nenna (Direzione Nazionale Resistenza Popolare)
Igor Camilli (Segretario Nazionale Patria Socialista)
Ciccio Talia (Costituente Comunista)
Conclude: Fosco Giannini; Coordinatore Nazionale Movimento.
Con il progetto politico Prospettiva Unitaria , inizia una nuova sfida per i comunisti in Italia, con l’obiettivo di dare voce alla classe popolare e ai lavoratori, per costruire un’alternativa sociale, creando anche le condizioni per una presenza nelle istituzioni.
SABATO 16 NOVEMBRE ORE 17,00
REGGIO CALABRIA - SPAZIO OPEN IN VIA FILIPPINI, 25
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