Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
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✍️ Articolo di A.Drobinin, Direttore del Dipartimento di Pianificazione della Politica Estera del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, nella rivista «Russia nella Politica Globale».

L'immagine di un mondo multipolare. Il fattore civiltà e la posizione della Russia nell'ordine mondiale emergente

I punti chiave

🔹Il mondo si sta spostando dalla globalizzazione alla formazione di molte piattaforme di civiltà (si possono anche chiamare centri di potere o "poli") e poi all'interazione e all'integrazione tra di loro. Questo è un lungo processo storico, un'intera epoca in cui stiamo entrando.

🔹Le comunità di civiltà non possono e non devono necessariamente essere uguali per potere economico e militare, dimensioni del territorio o popolazione. Sono unite dal fatto di avere la capacità di influenzare i processi globali, di portare la propria visione della risoluzione dei problemi nel dibattito mondiale.

🔹L'osservanza del principio di uguaglianza sovrana, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, è chiamata a garantire la libertà e il benessere di tutti gli Stati del mondo multipolare, indipendentemente dall'appartenenza all'uno o all'altro gruppo di civiltà. Si noti che questo principio di base non riguarda solo l'uguaglianza delle relazioni interstatali. Presuppone anche la vera sovranizzazione dei paesi indipendenti e il loro orientamento verso gli interessi nazionali nella politica interna ed estera. Sostenendo questo principio, difendiamo una costante essenziale nella democratizzazione delle relazioni internazionali, nella difesa della diversità culturale e di civiltà e nella costruzione di un sistema mondiale multipolare in cui nessuno Stato debba essere svantaggiato.  

🔹La decolonizzazione degli anni Sessanta non ha conferito ai nuovi Stati indipendenti la piena sovranità economica e politica. Il neocolonialismo è stato concepito per garantire il trasferimento continuo di risorse dal mondo in via di sviluppo al "miliardo d'oro". Dopo il crollo dell'URSS e della Comunità economica socialista, questo sistema si è diffuso in quasi tutto il mondo sotto la bandiera della globalizzazione. 

🔹All'inizio del XXI secolo, l'ascesa dell'Est globale e del Sud, accelerata dalla cooperazione transfrontaliera, ha infranto questo paradigma economicamente e moralmente insostenibile. Nel 2021, i Paesi BRICS hanno superato la quota del G7 nel volume dell'attività economica mondiale, rappresentando il 32% del PIL globale a parità di potere d'acquisto[16]. Lo sviluppo economico è seguito dalla soggettività politica e cioè dalla sovranità degli Stati nazionali di cui si è parlato in precedenza. In ogni macroregione del mondo è emerso uno o più Stati leader di rilevanza globale.

🔹C'è motivo di credere che l'impulso per una trasformazione qualitativa della situazione sia stato fornito dall’Operazione Militare Speciale della Russia. Lo dimostra la riluttanza della Maggioranza Mondiale ad aderire alle sanzioni antirusse e alla campagna politico-propagandistica dell'Occidente. 

🔹La consapevolezza che le regole del gioco stanno cambiando potrebbe, in linea di principio, essere un incentivo per tutti a trovare un accordo. Ma finora abbiamo visto come gli anglosassoni, o meglio le loro élite al potere, abbiano puntato sul ripristino con la forza del "momento unipolare" dei primi anni Novanta. A tal fine, cercano di smembrare le comunità di civiltà in segmenti facili da assimilare, secondo la formula del "divide et impera". 

🔹Il fattore della civiltà negli affari internazionali è un segno dei tempi. In un momento in cui le pietre miliari della storia si spostano, si intensifica la battaglia delle idee e delle visioni del futuro. Ma questo conflitto non si svolge in astratto o nel vuoto. Si inserisce nel quadro della forma geopolitica e di civiltà e del mondo multipolare che sta oggi emergendo.

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