Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
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Forwarded from Russian MFA 🇷🇺
#Opinion by Maria #Zakharova

A deep dive into the genesis of the Nazi comeback in Ukraine & how the West nurtured Nazi collaborators & their descendants.

💬 May 9, 1945. Berlin has surrendered, and the Nazi Reich has been condemned by the peoples liberated by Soviet soldiers and allied nations. Soon, the Nuremberg Trials will begin, condemning Nazism as a criminal and misanthropic ideology. Collaborators and Nazi accomplices in Ukraine are facing a difficult choice: should they continue fighting the Soviet regime on the liberated territory, or escape to the West?

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Ukrainian Nazis that fled from fair trial 75 years ago have returned to the place they were expelled from by Soviet soldiers via their children and with direct support from the West.

👉 https://vk.cc/cbW1Jp
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❗️La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria #Zakharova, commenta la polemica suscitata in #Italia dall’intervista del direttore del Primo Dipartimento Europeo, Alexey Paramonov.

📃 L’intervista di Paramonov: cutt.ly/rSMG3tT
⚠️ All'attenzione dei nostri cari amici e follower pubblicchiamo la traduzione di alcuni passaggi del briefing della Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa Maria #Zakharova del 06.04.2022

💬«Della reazione degli italiani all'operazione speciale russa in #Ucraina

Non dappertutto, non ovunque e non completamente russofobia ha potuto invadere il mondo. Gli esempi sono numerosi. Ne citerò uno.

Dopo che sono entrati in azione gli «ingranaggi» della campagna russofobica ed è stato dichiarato il rifiuto di tutto ciò che è russo, tramite la nostra ambasciata riceviamo un'enorme quantità di lettere di sostegno e di telefonate.

🇮🇹I cittadini italiani esprimono solidarietà al nostro paese e al nostro popolo. Un'altra raccolta di simili appelli è giunta anche dal Consolato generale della #Russia a Milano. Si tratta di centinaia di lettere indirizzate al Presidente della Federazione Russa Vladimir #Putin provenienti da semplici cittadini italiani: giornalisti indipendenti, giuristi di diritto internazionale, rappresentanti del mondo accademico, imprenditori, esponenti del mondo della cultura e del sociale.

Tali messaggi contengono non solo genuine emozioni ma anche un'analisi profonda di quanto sta avvenendo che non viene mostrato da coloro che sarebbero tenuti a farlo: l'establishment politico.

Citerò solo alcuni questi messaggi: «non tutti gli italiani sono puppazi degli americani», «ho sempre considerato quello russo un popolo fratello, proprio questo popolo mi ha restituito nel 1945 mio padre, militare italiano fatto prigioniero». Tanto più che l'Italia era dall'altra parte, «Esprimo solidarietà al popolo russo e ai suoi vertici e la mia contrarietà a questa vergognosa campagna russofobica», «farò ogni possibile sforzo per dimostrare che solo sanzioni contro l'Ucraina, in mano nazista, avrebbero fondamento», «ll governo criminale dell'Ucraina è responsabile delle inevitabili vittime tra la popolazione civile», «la propadanda di odio, fomentata dai mass media italiani, offende il mio paese e denigra la grande civiltà russa», «prendo le distanze dalle misure politiche ed economiche del governo italiano, lavorerò anche in futuro con gli ospiti russi», «continueremo a sviluppare progetti che testimoniano della grandezza della cultura russa».

⛔️Le sanzioni sono la chiave per comprendere l'intera situazione. Perché il 24 febbraio è stato dichiarato che tutte le altre opzioni erano esaurite? Vediamo oggi come l'Occidente «collettivo» con «l'arrangiamento» degli #USA non solo adotta, ma addirittura inventa sanzioni più sofisticate: personali elenchi, divieti, minacce, assedi economici, espropri, sequestri, rapine, blocchi, congelamenti. Si usa qualsiasi cosa. Sanno e possono farlo. Non serve molto per bloccare un conto corrente, entrare illegalmetne nella proprietà di qualcuno, addirittura dei cittadini dello stato dove questo avviene, tanto più che sono anche cittadini russi oppure hanno legami o affari con il nostro paese. I paesi occidentali non si fermano davanti a nessun tipo di restrizione pur di raggiungere il loro obiettivo politico.

Perché in otto anni non è stata applicata neanche una miliardesima parte di tutto questo al regime ucraino al fine di spingerlo ad applicare gli accordi di Minsk che sono stati firmati anche dal presidente ucraino? Si poteva fare. Bastava non mandargli una volta i soldi che non gli sono dovuti e che costituiscono uno stimolo dello sviluppo del regime kieviano. I soldi venivano mandati semplicemente così ed evaporavano. Si poteva una volta dire che i soldi sarebbero stati inviati in tranche miliardarie solo nella misura in cui fosse stato implementato un punto dell'accordo e avviata l'attuazione del successivo. Conosciamo bene i rappresentanti del regime kieviano del XXI secolo. Persone disposte a strangolarsi per un centesimo e a strangolare chiunque. Avrebbero attuato interamente gli accordi di #Minsk. Avrebbero fatto qualsiasi cosa per rivedere i soldi sui propri conti bancari.
❗️All’attenzione dei nostri amici e followers - l’intervista della Rappresentante ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione #Russia Maria #Zakharova al programma televisivo #ZonaBianca del canale #Rete4 di #Mediaset del 24.04.2022.
Buona visione!
📹🔗 https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/zonabianca/parla-marija-zacharova-la-voce-del-cremlino_F311546901017C03
#Opinione di Maria #Zakharova:

💬Dmytro Kuleba ha twittato: “PR russo sulla fame. Mosca promette di trasferire gratuitamente 500mila tonnellate di grano (molto probabilmente rubate dall'Ucraina) ad altri paesi nei prossimi 4 mesi. Ma, dopo aver distrutto il corridoio del grano, la Russia sta bloccando 2 milioni (!) di tonnellate di grano per Algeria, Yemen, Vietnam, Bangladesh e altri PROPRIO IN QUESTO MOMENTO”.

Ora la verità:

1️⃣ La Russia offre da molto tempo il trasferimento gratuito dei PROPRI fertilizzanti nei paesi bisognosi. Lo avevano proposto più volte sia il Presidente (1, 2) che il Ministro degli Affari Esteri.
2️⃣ Inoltre, la Russia è pronta a fornire gratuitamente ai paesi più poveri fino a 500mila tonnellate del PROPRIO grano.
3️⃣ Il regime di Kiev, per la sua intrinseca avidità, è riluttante a dare tutto a tutti, anche quando gli altri danno agli altri.
4️⃣ L'accordo sul grano è stato sventato da Zelensky e dai suoi terroristi, guidati da specialisti britannici, per aggiungere il ricatto sul cibo a quello nucleare. Hanno pochi soldi e armi. Hanno bisogno di più morti. Il regime di Kiev si siede su questo trono infernale: denaro, armi, morte.
#Opinione di Maria Zakharova
 
💬 Qualche giorno fa, sui quotidiani italiani "La Repubblica" e "La Stampa", Kuleba per l'ennesima volta si è concesso uno sfogo. Ha definito "ipocriti" gli italiani che si pronunciano in favore di una risoluzione del conflitto con la Russia mediante i negoziati e non "sul campo di battaglia".
 
A suo avviso, questo punto di vista non fa che riflettere il desiderio che il suo Paese sia sconfitto e che cessi di esistere: "non vogliono la pace, ma un epitaffio sulla tomba dell'Ucraina: 'riposa in pace'".
 
Vi prego di tenere a mente la formula di sapore necrofilo, brillantemente espressa da Kuleba in relazione al proprio Paese.
 
Con ciò, Kuleba stesso sembra concordare sul fatto che ci sia "sempre spazio" per i negoziati, pur non vedendo, semplicemente, alcun anelito in tal senso da parte della Russia. Grandiosa menzogna, visto che proprio il regime che lui stesso rappresenta ha vietato a livello legislativo qualsiasi negoziato con la Russia .
 
Kuleba ha poi commentato le notizie apparse sulla stampa svizzera riguardo ad alcuni contatti con Ginevra atti a cercare un accordo di pace: "Se a Ginevra ci sono ucraini che parlano con i russi, non rappresentano lo Stato ucraino".
 
La cosa è particolarmente buffa, visto che l'intero "governo ucraino post-Maidan" è pieno zeppo di stranieri che non rappresentano alcun ucraino, ma gli esclusivi interessi delle lobby occidentali. Del resto, di rappresentanze spesso non c'è stato alcun bisogno: tutti ricordano molto bene una riunione del governo di Kiev gestita da Biden.
 
Kuleba ha avuto l’arroganza di chiedere: “A quale compromesso dovrebbe piegarsi l'Ucraina? Gli stessi italiani sarebbero disposti a rinunciare alla Calabria, alla Sardegna, al Piemonte o all'Alto Adige? Se è così, allora hanno il diritto morale di chiedere lo stesso agli ucraini". Peccato che il rappresentante del Comico non abbia precisato quando mai gli italiani avrebbero messo in ginocchio le legittime amministrazioni di queste regioni, quando avrebbero spedito carri armati in Piemonte e in Alto Adige o definito sardi e calabresi "capi (di bestiame)", quando avrebbero esiliato le autorità regionali dalla loro terra.
 
Alla domanda su cosa succederebbe se gli Stati Uniti smettessero di sostenere l'Ucraina, Kuleba ha rilasciato una dichiarazione sensazionale: "Combatteremo senza Biden!" Come sarebbe a dire senza Biden? D'altra parte, Zelensky ha delineato chiaramente la prospettiva che gli USA debbano mandare figli e figlie del popolo americano a combattere per lui.
 
Kuleba ha seriamente perso il controllo a Kvartal-95 e ha predetto che un'ipotetica sconfitta dell'Ucraina implicherà inevitabilmente la "fine dell'Europa" nella sua forma attuale. Ma che ottimista! Infatti, nella sua forma attuale, l'Europa è già finita ed esattamente nel momento in cui l'Unione Europea ha permesso a Washington di gestire le sue istituzioni politiche e, in definitiva, si è sottomessa alla NATO.
 
🇷🇺 https://yangx.top/MariaVladimirovnaZakharova/4975

#Zakharova #SpecialeUcraina
🎙Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa:

💬 Il portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric: "Non possiamo commentare la questione del Monastero delle grotte (Pecherska Lavra) di Kiev perché abbiamo solo informazioni limitate, ma vale la pena ricordare che il Segretario generale delle Nazioni Unite crede che ogni Stato debba garantire l'effettivo esercizio del diritto alla libertà di religione e di credo, nonché la protezione dei luoghi di culto”.
 
Se, dopo l’appello dei monaci diretto in diverse lingue alla comunità internazionale, non può commentare, Stéphane, ammetta di essere di parte e non comprometta le Nazioni Unite: è assolutamente squalificante. Oppure si tratta di una scelta politica su commissione. Affermare regolarmente di non sapere nulla di ciò che accade in Ucraina quando il Suo capo si reca regolarmente a Kiev (l'ultima volta appena l'8 marzo) significa generare sfiducia nei confronti dell'ONU e del suo Segretariato.
 
Ricordo che quando bruciò Notre Dame de Paris - che, come la Pecherska Lavra di Kiev, tra l'altro è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, - il giorno immediatamente successivo fu reso noto il Suo commento con la promessa di aiutare la ricostruzione. E allora erano stati danneggiati solo i beni della chiesa. Oggi non stiamo nemmeno parlando dei monaci e della loro sorte (anche se non è cosa da poco, perché si presenta una semplice questione di vita quotidiana: dove dovrebbero vivere dopo lo sfratto?), ma della Chiesa come istituzione divina.
 
Non vorrei pensare che Lei, Stéphane, professi un approccio segregazionista, dividendo le religioni del mondo in base all'importanza: i cattolici possono essere compatiti, mentre gli ortodossi non sono degni di reazione. Anche se bisogna riflettere, però. La segregazione è evidente su tutti i fronti.
 
Se il lavoro di informazione del Segretariato non sarà equilibrato, solleveremo la questione alla sessione del Comitato per l'informazione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

#Zakharova #SpecialeUcraina
#Opinione di Maria #Zakharova:

In relazione all'oscurantismo e agli intrighi occidentali attorno alla Corte Penale Internazionale e alle sue false accuse - in particolare contro la Garante per i Diritti dell’Infanzia della Federazione Russa, Maria Lvova-Belova - vorrei ricordare come Washington abbia perpetrato le sue manipolazioni nei confronti dei bambini:

👉 https://telegra.ph/Opinione-di-Maria-Zakharova-La-Corte-Penale-Internazionale-e-le-sue-false-accuse-03-23
​​#Opinione di Maria #Zakharova:

💬 I bambini «evacuati» dall’Ucraina che si sono ritrovati in Europa si scontrano costantemente con problemi legati a diverse forme di emarginazione, finanche lo sfruttamento e il traffico a fini sessuali.

Ho già scritto precedentemente che siffatte affermazioni sono state fatte da funzionari ufficiali dell’UE; in particolare, in Svezia, Olivia Wiegzell, Direttore Generale dell’Agenzia per la Tutela Sociale della popolazione, si è vista costretta ad avvertire tutti i rifugiati che registrarsi presso l’Agenzia Nazionale d’Immigrazione era indispensabile, sottolineando nello specifico perché dovessero farlo i bambini: «per non cadere vittime di sfruttamento».

Alle autorità di Stoccolma è noto che i minori giunti nel Paese senza i genitori sono come minimo alcune centinaia. Già l’anno scorso, nessuno si era preso la briga di comunicare quanti bambini e adulti si trovassero in Scandinavia illegalmente, senza essere stati registrati. Nel complesso, la situazione non è migliorata.

Un’analoga situazione si verifica in Francia, uno dei Paesi più ambìti dai rifugiati ucraini. Anche di questo ho già parlato: il Prefetto Joseph Limet, in un’intervista a Le Monde, lamentava di non aver idea di dove sistemare 100.000 ucraini, di cui ad avere un lavoro erano al massimo tre migliaia. Nella stessa intervista, ammetteva di aver «perso» metà dei rifugiati, ovvero che le autorità francesi non abbiano idea di dove costoro si trovino, di cosa facciano e di dove vivano. Dopo aver passato il controllo di frontiera sono semplicemente… «spariti».

Tutti questi problemi hanno costretto alcuni Paesi, in particolare l’Estonia, a chiudere le frontiere ai rifugiati poco tempo dopo l’inizio dell’esodo.

Intanto, in Germania - che, stando ai soli dati ufficiali, ha accolto più di un milione di ucraini - i Servizi per l’Infanzia sottraggono regolarmente i bambini alle famiglie dei rifugiati, privando per via legale i genitori della patria potestà. Per di più, l’intervento degli organi di tutela si è verificato su segnalazione delle famiglie presso cui vivevano gli ucraini: tra le ragioni per cui si può sottrarre un bambino ai genitori è, ad esempio, il fatto che abbiano alzato la voce.

Considerati i problemi catastrofici di migliaia di minori ucraini nei Paesi dell’UE, problemi che non solo non vengono risolti, ma giorno dopo giorno si acuiscono, la falsa apprensione degli euro-atlantisti per il destino dei bimbi che la Russia ha evacuato dalle zone del conflitto risulta ipocrita e particolarmente cinica.

🇷🇺 https://yangx.top/MariaVladimirovnaZakharova/5084

#SpecialeUcraina
​​🎙Commento della Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Maria #Zakharova, sulla preoccupazione espressa da un certo numero di Paesi occidentali riguardo alla cooperazione russo-bielorussa nella sfera nucleare
 
💬 La reazione inappropriata di alcune capitali occidentali alle decisioni riguardanti lo sviluppo della nostra cooperazione con la Bielorussia nella sfera del nucleare militare non può che provocare sconcerto. Sembra che la preoccupazione espressa in questo contesto dai Paesi occidentali sia rivolta a un pubblico ignaro che non è a conoscenza delle esercitazioni pluriennali di sedicenti mentori occidentali in questo campo.

❗️Fatti indiscutibili indicano che sono stati i Paesi della NATO a introdurre il concetto delle cosiddette "missioni nucleari congiunte" che continuano a seguire per molti decenni. Al centro di questo concetto ci sono le armi nucleari di proprietà statunitense dispiegate in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia, e il personale militare di questi Paesi è sistematicamente e sempre più intensamente addestrato all'uso delle armi nucleari e alla partecipazione alle operazioni per il loro impiego in combattimento.

Non è un segreto che la modernizzazione su larga scala in corso delle bombe nucleari americane e dei loro vettori utilizzati in queste missioni porta alla transizione di questo potenziale a un nuovo livello qualitativo. Allo stesso tempo, la natura esplicitamente anti-russa dei corrispondenti programmi militari statunitensi e della NATO non viene assolutamente celata.

Anche il fatto ovvio da parte di Washington dell'abbassamento dottrinale della soglia per l'uso delle armi nucleari negli ultimi anni, con uno spostamento dell'attenzione verso "scenari limitati" del loro uso, è di pubblico dominio.

Prendiamo atto con preoccupazione dei recenti appelli per espandere la distribuzione geografica dello stoccaggio delle bombe nucleari americane in Europa con la promozione delle relative infrastrutture fino ai confini dello Stato dell'Unione di Russia e Bielorussia.

In tutti questi anni la Russia ha mostrato la massima moderazione. Negli anni '90 nello spirito dei nostri sforzi  per ritirare tutte le armi nucleari dai Paesi dell'ex URSS in territorio russo e trasferirle in uno stato non schierato, abbiamo costantemente sottolineato la necessità che tutte le armi nucleari statunitensi dall'estero fossero riportate negli USA e si mettesse fine al coinvolgimento dei Paesi non nucleari nello sviluppo delle applicazioni. Tutto ciò è stato ignorato o addirittura rifiutato.

☝️ Nel contesto della guerra ibrida a tutto campo scatenata dall'Occidente contro la Russia e dell'intenzione dichiarata di Stati Uniti e NATO di infliggerci una "sconfitta strategica", sarebbe ingenuo continuare a contare sulla totale assenza di qualsiasi forza militare - contromisure tecniche da parte nostra in questo settore. Ci siamo riservati e ci riserviamo tuttora il diritto di adottare le misure aggiuntive necessarie per garantire la sicurezza della Russia e dei suoi alleati.

Questo problema continuerà ad essere affrontato. Allo stesso tempo, a differenza della NATO, che è un conglomerato di Paesi subordinati agli Stati Uniti, nel nostro caso si tratta dello Stato dell'Unione, che ha ufficialmente una dottrina militare comune. Si tratta, quindi, di misure di sicurezza adottate dallo Stato dell'Unione sul proprio territorio nazionale. Tutte le decisioni necessarie in materia sono state prese e saranno rigorosamente attuate.

#Commenti
​​#Opinione di Maria #Zakharova

💬 È interessante come coesistano contemporaneamente nei “cervelli collettivi” delle dittature liberali occidentali due ideologemi incompatibili: la presunta preoccupazione per i bambini ucraini e il desiderio maniacale di contaminare con l'uranio impoverito i terreni della regione.

Penseranno che sarà come una «festa della varicella», quando si mettono insieme bambini sani e bambini affetti da varicella in modo che tutti si contagino e sviluppino l'immunità?

Ma le radiazioni non sono la varicella.

Ed è improbabile che in linea di principio siano in grado di prendersi cura dei figli degli altri, dato che non provano empatia nemmeno per i propri.

BBC Northern Ireland ha pubblicato i risultati di un'indagine scioccante. Si scopre che gli inglesi - la polizia e le forze armate - durante il conflitto (o, come viene chiamato lì, «i disordini» - «The Troubles» in inglese) nell'Irlanda del Nord, hanno sparato ai bambini con munizioni mortali - proiettili di plastica e gomma. Si sa della morte di almeno otto minori, alcuni dei quali avevano circa dieci anni (ad esempio, il ragazzo irlandese Stephen Geddis).

Lo ripeto ancora una volta.

Le autorità sapevano che era altamente probabile che l'uso di tali munizioni avrebbe portato alla morte. La relativa istruzione fu diffusa nel 1971 alle forze di terra britanniche, ma i militari britannici si rifiutarono deliberatamente di trasferirne il contenuto alle unità sottoposte: era più facile soffocare nel sangue le proteste di coloro che volevano pregare in un'altra chiesa e parlare un'altra lingua, compreso il sangue dei bambini cattolici.

Proiettili all'uranio, proiettili di plastica contro i bambini, cambio di sesso da parte di minori con terapia ormonale sostitutiva: queste sono le "regole" del nuovo ordine mondiale.

Sono contro!