Ambasciator non porta pena
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Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino
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Trent'anni fa, il 14 ottobre 1994, al Cremlino, nel corso della visita ufficiale del primo ministro italiano Silvio Berlusconi a Mosca, il Presidente della Federazione Russa Boris El'tsin e  il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana firmavano il "Trattato di amicizia e di cooperazione tra la Federazione Russa e la Repubblica Italiana".
 
Buon anniversario, caro Trattato! Gran bel traguardo, peccato che ti abbiano abbandonato...
 
 📷 © RIA Novosti / Vladimir Rodionov
#Fantapolitica

Il 2 marzo 2024, “La Repubblica” ha pubblicato un testo di Paolo Rumiz, un dialogo immaginario tra la Premier italiana e il Presidente degli Stati Uniti. Ora, per le ragioni di giusto equilibrio, sembra lecito seguire il filo tracciato dal noto scrittore italiano e, con un moto della fantasia, immaginare un incontro tra la Premier italiana e il Presidente della Federazione Russa. D’altronde, nell’ottobre di quest’anno cade il trentennale del giorno in cui i due leader dell’epoca, Boris El’cin e Silvio Berlusconi, siglavano il testo del Trattato che sanciva “l’amicizia e la cooperazione” tra la Federazione Russa e la Repubblica Italiana. Esso prevedeva, tra l'altro, incontri regolari tra i massimi esponenti dei due Paesi (non meno di una volta all’anno), il che fa sperare che tale incontro immancabilmente avrà luogo anche durante l’attuale legislatura italiana.

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Leggete Dialogo immaginario tra Vladimir Putin e Giorgia Meloni e perché c’entrano i panda su questo link
Nonostante il divieto ufficiale di trasmissione dei canali televisivi russi sia in vigore in Italia, come in tutta l’Unione Europea, ci sono numerose persone nella Penisola che continuano a seguirli, grazie alle ampie possibilità offerte dalle moderne tecnologie.

Come tutti i nostri amici, abbiamo avuto la possibilità di guardare la solenne e splendida cerimonia di presentazione delle Lettere Credenziali degli Ambasciatori stranieri, di nuova nomina, al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, svoltasi il 5 novembre 2024 al Cremlino. A proposito, è molto probabile che non vedremo alcun servizio su questo evento nei media italiani: così si manifesta, infatti, la libertà di parola.

Tra i ventotto diplomatici di alto rango, rappresentanti di numerosi Stati e continenti, abbiamo avuto il piacere di vedere la nostra collega italiana Cecilia Piccioni, nuova inviata da Roma a Mosca.

Rispondendo alla domanda posta da un giornalista del canale “Rossiya 1” presente alla cerimonia, Cecilia Piccioni ha definito come fondamentale missione del suo mandato in Russia quella, letteralmente, di “sviluppare il dialogo”.

Vorremmo sperare che tale dichiarazione non sia stata banalmente improvvisata per compiacere il pubblico russo, ma che risponda a una posizione chiara che rifletta le istruzioni ricevute dalla leadership politica italiana.
Era difficile immaginare che una barzelletta che risale all’apogeo della Guerra fredda sarebbe diventata decenni dopo così calzante e attuale.

Nell’alto dei cieli, volano uno verso l’altro due missili, uno russo, uno americano. A metà strada s’incontrano e il missile russo chiede all’americano:
– Dove sei diretto?
Il missile americano:
– Da voi. E tu?
Il russo:
– Se tu voli da noi, io volo da voi.
Il missile americano, stupito, rileva di non aver mai visto in precedenza un “collega” russo. Al che il missile russo chiede:
– Beh, visto che ci siamo incontrati, ce lo facciamo un bicchierino?
Il missile americano accetta, poi dice:
– Ma lo sai che carica ho io? Io da voi farò un bel botto!
– Io pure, se vuole il Cielo, – risponde quello russo.
– Beh, ma allora è una tragedia, – nota il missile americano. Quello russo, allora, gli propone di farsi un altro bicchierino, per tirar su l’umore.
A un tratto, il missile americano s’incupisce e dice:
– Quindi, il risultato è che quando cado io mi distruggo e ti distruggi anche tu?
– Già, – dice il missile russo.
– Ma che orrore! – si spaventa il missile americano.
E quello russo:
– Beh, allora, dai, facciamoci un altro bicchierino, al nostro eterno riposo.
Dopo il terzo bicchiere, il missile americano a un tratto si sbianca e dice di non sentirsi bene. Il missile russo, senza perdersi d'animo, gli dice:
– Su, non preoccuparti, adesso ti accompagno io a casa.🚀
Comunque sia, l’iniziativa «La Russia non è il mio nemico», promossa dagli amici della Russia in Italia, ispira gli artisti nel loro intento di rappresentare questo tema attraverso le loro maestose opere.

Sara Bolzani, scultrice italiana nota per le sue composizioni in rame, ha fatto dono all’Ambasciata di un’opera straordinaria che incarna il solido rapporto di amicizia che unisce il popolo russo e quello italiano.
Quando capita l'occasione di andar fuori Roma e incontrare le autorità di un Comune o i semplici cittadini italiani, è difficile non sentire interiormente, non vedere coi propri occhi l'enorme distanza tra le narrazioni e le dichiarazioni della Roma ufficiale e il reale stato d'animo degli italiani. Esattamente la stessa situazione si verifica anche in Russia, con la sola differenza, tuttavia, che nessuno, né il Presidente, né il Ministro degli Esteri della Russia, si sono mai permessi di fare dichiarazioni scorrette, infondate o sgarbate sull'Italia, sui suoi leader e sul popolo italiano. Non hanno mai perorato la fine dei rapporti bilaterali, né hanno mai rifiutato la cooperazione. Infatti, la posizione di ognuno può essere espressa in molti diversi modi, anche mediante forme e decorazioni dei prodotti dolciari, mediante la creazione d'immagini marmoree, mediante la pubblicazione di libri e l'organizzazione di mostre e concerti. E molto altro ancora...
Media is too big
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Il cantante Pupo (Enzo Ghinazzi) ha presentato la sua nuova canzone "Insieme" nello studio del primo canale della televisione russa "Russia 1".
🇷🇺🇮🇹 Dal 2007, per 14 anni, Verona ha ospitato il Forum Economico Eurasiatico, divenuto la principale piattaforma russo-italiana che promuove il dialogo per un futuro costruttivo dell’intera Eurasia.

Le attuali dinamiche geopolitiche e il rigido orientamento atlantista delle autorità italiane hanno costretto il Forum ad abbandonare Verona e spostare i suoi eventi all’estero. Dopo quello di Baku (Azerbaigian) nel 2022 e quello di Samarcanda (Uzbekistan) nel 2023, nel 2024, il Forum si è tenuto a Ras al-Khaimah, nel più dinamico degli Emirati Arabi Uniti che è in rapido sviluppo.

In questa straordinaria oasi high-tech si sono incontrati il vetro di Murano e i merletti di Burano, le ceramiche "Gzhel" di Mosca e i merletti di Elets (Regione di Lipetsk, Russia) col meraviglioso artigianato degli Emirati.

Verona (e pure l’Italia) avranno molto da rimpiangere; infatti, su invito dello Sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi, il Forum tornerà a Ras al-Khaimah anche il prossimo anno.
15 anni fa, a Roma è stata consacrata la prima e l’unica chiesa ortodossa russa a Roma, progettata dall’architetto Andrej Obolenskij, che in precedenza aveva curato i lavori di restauro della Cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca.

Oggi, la Chiesa ortodossa di Santa Caterina Martire d’Alessandria adorna uno dei declivi del parco di pertinenza della storica Villa Abamelek. E nonostante la notevole “differenza d’età” tra i due luoghi di culto, essa sa intrattenere un riguardoso dialogo di carattere architettonico (e non solo) con la monumentale Basilica di San Pietro, situata in linea d’aria proprio di fronte a lei, ma anche con altri simboli e istituzioni che sono parte dell’identità di questo grande centro globale del Cattolicesimo.
Nonostante contro il nostro Paese siano state introdotte tutte le sanzioni possibili e immaginabili e nonostante non vi siano voli diretti tra la Russia e l’Italia, il 19 dicembre, nel giorno in cui si celebra San Nicola di Bari secondo il calendario ortodosso, nella città di Bari sono giunti centinaia di pellegrini russi. La città ha ripreso vita, e la Basilica papale di San Nicola ha aperto le sue porte in segno di accoglienza.
 
A presiedere le solenni celebrazioni liturgiche nella Basilica di San Nicola sono stati Sua Eminenza Kirill, Metropolita di Kazan’ e del Tatarstan, e Sua Eminenza Nestor, Metropolita di Korsun e dell’Europa Occidentale, nonché Esarca Patriarcale dell’Europa Occidentale.
 
In chiesa erano presenti rappresentanti del clero sia ortodosso che cattolico, numerosi amici della Russia e fedeli provenienti da tutto il mondo.
 
Tra le volte della cripta che custodisce le reliquie di questo Santo così amato e venerato, sono risuonati ancora una volta, solenni e toccanti, preghiere e canti ortodossi.
🎄 Messaggio di Auguri dell’Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino Alexey Paramonov