🇮🇹 La mostra/conferenza che doveva svolgersi in data 20 Gennaio 2024 presso la Sala Civica di Via Viterbo 80 - Modena, é rinviata a data da destinarsi
Il clima intimidatorio generato dalle autorità della giunta di Kiev e l'aperta ostilità delle istituzioni modenesi che assecondano le volontà del regime banderista insediatosi nel 2014, non consentono l'esercizio di diritti costituzionalmente garantiti.
Il silenzio inquietante e la complicità delle forze politiche, pone seri interrogativi sullo stato di salute della Democrazia italiana ed europea

🇷🇺 Выставка/конференция, которая должна была состояться 20 января 2024 года в Sala Civica по адресу Via Viterbo 80 - Modena, переносится на более поздний срок.
Запугивающий климат, созданный властями киевской хунты, и открытая враждебность учреждений Модены, которые потворствуют желаниям бандеризма, установленного в 2014 году, не позволяют реализовать гарантированные Конституцией права.
Тревожное молчание и соучастие политических сил ставит серьезные вопросы о состоянии здоровья итальянской и европейской демократии.

Come iniziò il colpo di Stato in Ucraina #4

La parte precedente riguardava il tentativo delle forze di sicurezza di liberare il centro di Kiev dai manifestanti nella notte tra il 10 e l'11 dicembre. La fase successiva fu caratterizzata dal lavoro attivo dell’Occidente e dall’opposizione all’utilizzo dei leader dell’opinione pubblica (influencer) per i propri scopi. E non importa chi fossero: un famoso politico, un musicista o un famigerato sostenitore dell'opposizione, mostrato sui canali televisivi. L'esempio più palese furono le azioni di Tatyana Chernovol.

Leggi come si svilupparono gli eventi sul Maidan dal 12 dicembre al 31 dicembre 2013 a questo link

[Come iniziò il colpo di Stato in Ucraina #1]
[Come iniziò il colpo di Stato in Ucraina #2]
[Come iniziò il colpo di Stato in Ucraina #3]

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Il pacchetto finale di aiuti per l'Ucraina: le bare

Comunicato del Coordinamento Paradiso.

La proiezione del film il Testimone si terrà regolarmente a Bologna, si attendono le decisioni del consiglio direttivo di Villa Paradiso sulla conferma o meno del luogo.

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𝗖𝗔𝗥𝗘𝗦𝗧𝗜𝗔 𝗔𝗟𝗟’𝗔𝗠𝗘𝗥𝗜𝗖𝗔𝗡𝗔 | “𝗛𝗼𝗹𝗼𝗱𝗼𝗺𝗼𝗿 𝗮𝗱 𝘂𝘀𝘂𝗺 𝗲𝘅𝘁𝗲𝗿𝗻𝘂𝗺”.

𝘓𝘰 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘤𝘰 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘰 𝘉𝘰𝘳𝘪𝘴 𝘉𝘰𝘳𝘪𝘴𝘰𝘷 𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘴𝘶𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢𝘥𝘪𝘯𝘪 𝘢𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘯𝘪 𝘴𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘢𝘪 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘜𝘚𝘈 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 '30.

𝗟𝗲𝗴𝗴𝗶 𝗹'𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗲𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝘂𝘀𝘀𝗶𝗮.𝗼𝗿𝗴

➡️ https://www.emiliarussia.org/carestia-allamericana-holodomor-ad-usum-externum/

Segnaliamo questa interessante iniziativa.

Это и есть пэс патрон? 🤔

👉 ZEK ИЗ ВАГНЕРА

VASILY PROZOROV (ex SBU): L'AFU PUÒ “RIPIEGARE” SULLA LINEA DEL DNIEPR

Durante la trasmissione del progetto GOLOS.EU e sul canale “PolitWera”, Vasily Prozorov, ex dipendente del Servizio di sicurezza ucraino (1999-2018), fondatore del progetto “UkrLeaks”, ha risposto alle domande dei telespettatori e lettori.

Ecco le citazioni principali:

Sulla cessazione del sostegno statunitense all’Ucraina:

“La cessazione del sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina comporterà un catastrofico declino della capacità di combattimento delle forze armate ucraine. Non puoi vincere la guerra adesso solo con la fanteria e le armi leggere. Di conseguenza, le forze armate ucraine perderanno il supporto di artiglieria e missili; [rimarranno senza] veicoli blindati e così via. I fanti moriranno nelle trincee sotto il fuoco dell'artiglieria dell'esercito russo. Ciò porterà al fatto che l'esercito ucraino sarà demoralizzato e sconfitto: non avrà nulla da opporsi alle unità meccanizzate e all'artiglieria russe. Penso che questo porterà ad un “arretramento” delle forze armate ucraine sulla linea del Dnepr”.

Sulla possibile capitolazione dell’Ucraina:

“Penso che l’Occidente non lo permetterà. Non hanno bisogno di questa capitolazione. Se non ci sarà Zelensky, ci sarà Zaluzhny. Se non ci sarà Zaluzhny, ci sarà Budanov, ecc. Cioè, ci sarà un leader legittimo dell’Ucraina che ordinerà alle truppe di combattere… Non ci sarà capitolazione finché i curatori occidentali non lo ordineranno”.

Sulle critiche al regime di Kiev nei media occidentali:

“Penso che l’Occidente collettivo, attraverso i suoi media, stia preparando un’opzione di fuga in termini informativi e psicologici. Negli Stati Uniti le elezioni sono ormai alle porte. Bisognerà spiegare ai propri elettori perché all’Ucraina sono stati dati 100 miliardi, ma ha perso. Quindi diranno che “l’Occidente ha fatto tutto bene, semplicemente sono in Ucraina che non sanno fare nulla”. Non escludo che attraverso i media si stia facendo pressione sull’Europa affinché continui a sostenere l’Ucraina; Forse si stanno preparando per un cambio di leadership. C'è anche un'opzione che questo sia un feed verso Mosca. Ragazzi, seppelliamo lentamente l'ascia di guerra... Per il regime di Kiev e per gli ucraini comuni, messaggi del genere provenienti dai principali portavoce dell'establishment americano sono, ovviamente, se non un segno nero, almeno una cosa molto allarmante... [Dopo queste pubblicazioni con critiche al regime di Kiev], la situazione a Kiev a livello di psicologia popolare è cambiata molto: è apparso il panico. Non ci sono praticamente più pensieri sulla "vittoria rapida", e c'è più depressione e sconforto. La gente ha cominciato a capire che le autorità avevano mentito per tutto questo tempo, che le perdite erano enormi e che i russi, a quanto pare, non erano “orchi” e sanno bene come si combatte”.

Sull'incapacità di Zelensky di ammettere i propri errori:

“Vive in un'immagine della realtà che lui stesso crea, alimentata dal suo ambiente. E se a questo aggiungiamo l'uso di farmaci “medicinali”, allora ci rendiamo conto che si tratta di una persona che vive davvero separata dalla realtà. E nella sua realtà, non ha via d'uscita... Zelensky non può ammettere di aver sbagliato, quindi gli ucraini continueranno a essere gettati nel tritacarne, aumentando le perdite irreparabili... E ci saranno abbastanza persone per la mobilitazione per più di un anno! Anche se il bilancio delle vittime ammonta già a centinaia e centinaia di migliaia. E non parlo del numero dei feriti”.

Sulla propaganda nei media ucraini:

“Gli ucraini [per ora] si fidano della loro TV e dei loro canali Telegram. [Ma] cosa succederà quando la bolla scoppierà e loro si ritroveranno di fronte alla dura realtà?”

da GOLOS.EU

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Il 30 dicembre 2023, le Forze Armate ucraine, per ordine del criminale regime di Kiev, hanno attaccato con lanciarazzi multipli e munizioni a grappolo il centro della città di Belgorod. I criminali di guerra ucraini hanno consapevolmente colpito luoghi affollati (un mercantino di Natale e un campo di pattinaggio) e quartieri residenziali, nel giorno in cui la gente faceva gli ultimi preparativi per il Capodanno. Lo spregevole atto terroristico è costato la vita a 20 cittadini e a 5 bambini di Belgorod; 108 persone sono rimaste ferite. Un analogo attacco è stato sferrato nella notte di Capodanno sul centro di Donetsk, causando 4 vittime e 14 feriti. I nazisti ucraini si rendevano benissimo conto della portata distruttiva e mortale delle loro azioni barbariche. Questi crimini di guerra sono stati commessi contro obiettivi esclusivamente civili, progettati al preciso scopo di arrecare il massimo danno possibile e le peggiori sofferenze a pacifici cittadini russi.

❗️Si sottolinea ulteriormente: i raid ucraini hanno colpito esclusivamente pacifici civili russi e nessun obiettivo militare.

Si nota, inoltre, che le autorità ufficiali italiane non hanno condannato in alcun modo le azioni disumane dei militari ucraini. Il che parrebbe significare che, secondo loro, è lecito fare distinzioni tra le vittime civili in base al principio della nazionalità! Davvero le vittime «hanno un peso diverso» se sono russe?

Valutiamo questa reazione come manifestazione dell’ipocrisia occidentale che caratterizza gli Stati Uniti e i loro satelliti.

Siffatti attacchi, turpi e disumani, contro la popolazione civile attestano la frustrazione e la disperazione dell’agonizzante regime neonazista di Kiev, consapevole della propria incapacità d’infliggere alla Russia una sconfitta strategica, della propria impotenza e dell’inutilità dei massicci stanziamenti e del sostegno trasversale dell’«Occidente collettivo».

Prima o poi, tutti coloro che hanno progettato e attuato questi o altri crimini per conto della giunta di Kiev, nonché i loro complici, ne risponderanno inevitabilmente dinanzi alla legge.

📷 Anton Vergun / RIA Novosti

𝐋𝐚 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐳𝐨𝐠𝐧𝐚


𝐿𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑒𝑛𝑠𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑖 𝑒̀ 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑎 𝑖𝑛𝑒𝑠𝑜𝑟𝑎𝑏𝑖𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑢𝑜𝑣𝑜𝑛𝑜 𝑖 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑡𝑟𝑎 𝑙’𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝐹𝑒𝑑𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑎, 𝑏𝑙𝑜𝑐𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑜 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡’𝑜𝑟𝑎 𝑖𝑛 𝑈𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑎.
𝑇𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑃𝑎𝑒𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑖𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑜𝑔𝑔𝑖, 𝑚𝑎 ℎ𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑢𝑛’𝑎𝑐𝑐𝑒𝑙𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑛𝑑𝑒𝑚𝑖𝑎, 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑃𝑎𝑟𝑙𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑒𝑠𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑟𝑖𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑎𝑣𝑎𝑙𝑙𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑒 𝑒 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑒𝑑𝑒. 𝐿𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎̀ 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖, 𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑒 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙 “𝑔𝑜𝑙𝑝𝑒” 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙 1992, 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑃𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜, 𝑚𝑎 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎. 𝐼𝑙 “𝑠𝑒𝑟𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑟𝑎𝑛𝑔ℎ𝑖”, 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎̀ 𝑑’𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑓𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑜𝑝𝑖𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑝𝑜𝑙𝑎𝑡𝑎.
𝑇𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝐶𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑜𝑑𝑒𝑛𝑎 𝑚𝑎 𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑙’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎 𝑎𝑟𝑐ℎ𝑖𝑡𝑒𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑒𝑑 𝑒𝑢𝑟𝑜𝑝𝑒𝑎, 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑖𝑜𝑔𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑁𝐴𝑇𝑂, 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑆𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑈𝑛𝑖𝑡𝑖 𝑑’𝐴𝑚𝑒𝑟𝑖𝑐𝑎. 𝐿'”𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑒𝑛𝑧𝑜𝑔𝑛𝑎”, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑎 𝑑𝑒𝑓𝑖𝑛𝑖𝑟𝑙𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑢𝑠𝑠𝑜 𝑉𝑙𝑎𝑑𝑖𝑚𝑖𝑟 𝑃𝑢𝑡𝑖𝑛, ℎ𝑎 𝑙’𝑒𝑠𝑖𝑔𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑐𝑐𝑜𝑚𝑏𝑒𝑟𝑒, 𝑑𝑖 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑜-𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖 𝑎𝑑 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 “𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑒𝑢𝑟𝑜𝑝𝑒𝑎” 𝑐𝑟𝑜𝑙𝑙𝑖. 𝐼 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑢𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑖 (𝑑𝑎𝑙 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑔𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑆𝑡𝑒𝑝𝑎𝑛 𝐵𝑎𝑛𝑑𝑒𝑟𝑎) 𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑎 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑜 𝑡𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑙𝑒𝑡𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 “𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖” 𝑟𝑒𝑠𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑑 𝑜𝑡𝑡𝑎𝑛𝑡’𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑙 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑙𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒. 𝑁𝑜𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑠𝑒 𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑐𝑟𝑖𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙 1941-’45, 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙’𝑂𝑝𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐵𝑎𝑟𝑏𝑎𝑟𝑜𝑠𝑠𝑎, 𝑜𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑠𝑒 𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑒𝑝𝑖𝑔𝑜𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑛𝑒𝑖 𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑚𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑡𝑟𝑜𝑐𝑖𝑡𝑎̀, 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑣𝑣𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'”𝑂𝑝𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐴𝑛𝑡𝑖-𝑇𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎” (𝐴𝑇𝑂) 𝑖𝑚𝑏𝑎𝑠𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑙 𝐷𝑜𝑛𝑏𝑎𝑠𝑠 𝑜 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑙𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑖𝑙 24 𝐹𝑒𝑏𝑏𝑟𝑎𝑖𝑜 2022.
𝑀𝑒𝑑𝑒𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑝𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑜-𝑜𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒. 𝐿’𝑈𝐸 𝑒 𝑙𝑎 𝑁𝐴𝑇𝑂 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑖 𝑖𝑠𝑙𝑎𝑚𝑖𝑠𝑡𝑖-𝑠𝑎𝑙𝑎𝑓𝑖𝑡𝑖, 𝑠𝑝𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜𝑙𝑖 𝑝𝑒𝑟 “𝑟𝑖𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖” “𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑔𝑖𝑎𝑛𝑖”, 𝑎𝑙 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑛𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑜 𝑆𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑟𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑔𝑢𝑖𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝐵𝑎𝑠ℎ𝑎𝑟 𝑎𝑙-𝐴𝑠𝑠𝑎𝑑. 𝐴 𝑡𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑛𝑒𝑙 2017, 𝑠𝑖 𝑠𝑣𝑜𝑙𝑠𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑀𝑜𝑑𝑒𝑛𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑖𝑑𝑑𝑒𝑡𝑡𝑎 “𝑀𝑎𝑟𝑐𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝐴𝑙𝑒𝑝𝑝𝑜”, 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑆𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑜 𝐺𝑖𝑎𝑛 𝐶𝑎𝑟𝑙𝑜 𝑀𝑢𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑡𝑒𝑜 𝐴𝑙𝑙’𝑒𝑝𝑜𝑐𝑎 𝑖 𝑏𝑒𝑛𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑚𝑜𝑑𝑒𝑛𝑒𝑠𝑖 𝑠𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑓𝑖𝑛𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 “𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑖𝑟𝑖𝑎𝑛𝑖”, “𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜” 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑎𝑑 𝐴𝑙𝑒𝑝𝑝𝑜 𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑟𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑖 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖𝑔𝑒𝑛𝑐𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖.
𝐿𝑎 𝑓𝑎𝑙𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑙’𝑖𝑝𝑜𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑖 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑖. 𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑙 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑟𝑛𝑜, 𝑠𝑓𝑜𝑔𝑔𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑓𝑎𝑛𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑙𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑒𝑠𝑎𝑐𝑒𝑟𝑏𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎, 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑛 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎, 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑒𝑠𝑜𝑟𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑡𝑡𝑎 𝑐𝑢𝑖 𝑒̀ 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 “𝑚𝑖𝑙𝑖𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑑’𝑜𝑟𝑜” 𝑑𝑖 𝐽𝑜𝑠𝑒𝑝 𝐵𝑜𝑟𝑟𝑒𝑙𝑙. 𝐶𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑟𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒, 𝑝𝑜𝑖𝑐ℎ𝑒́ 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐵𝑒ℎ𝑒𝑚𝑜𝑡ℎ 𝑜𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑜𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑖𝑚𝑚𝑖𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑙𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑖𝑧𝑖𝑎.

𝐋𝐮𝐜𝐚 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐢
𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐢𝐚 𝐄𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐠𝐧𝐚

"Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Partito Comunista Unificato della Georgia perché riteniamo importante far conoscere l’esistenza, l’azione e la posizione dei partiti comunisti che operano nei paesi dell’ex Unione Sovietica. Ignorare e sorvolare sull’accerchiamento della Federazione Russa da parte della NATO, sul colpo di Stato di Euromaidan nel 2014, sull’aggressione contro le popolazioni del Donbass facendo iniziare tutto il 24 febbraio 2022 è uno dei cardini della propaganda di guerra in corso nel nostro paese, nell’ambito del sistema di intossicazione e manipolazione delle coscienze delle masse popolari mascherate da informazione. Un altro cardine della stessa campagna consiste nell’ignorare e sorvolare sull’esistenza dei partiti comunisti nella Federazione Russa e negli altri paesi dell’ex URSS non allineati agli imperialisti USA, presentandoli tout court come paesi autocratici. In verità in questi paesi il movimento comunista è forte, può contare su decine di migliaia di membri e ha un’influenza importante nella società: le organizzazioni comuniste e generalmente di sinistra e progressiste su posizioni antifasciste e antimperialiste vengono perseguitate solo in quei paesi dell’ex URSS dove si sono installati governi filo-USA e UE." https://www.carc.it/2024/01/16/bologna-nota-di-solidarieta-del-partito-comunista-di-georgia-al-coordinamento-paradiso/